12 NOVEMBRE – GIORNATA MONDIALE CONTRO LA POLMONITE
Istituita nel 2009 da Unicef e la World Health Organization, la giornata mondiale contro la polmonite ha l’intento di aumentare la consapevolezza sulla patologia ma anche di promuovere interventi volti a proteggere, prevenire e curare la malattia spingendo istituzioni e governi ad intraprendere azioni decisive per combatterla.
La polmonite è una malattia del sistema respiratorio causata da un’infezione più spesso virale o batterica; al giorno d'oggi è una malattia molto diffusa che colpisce circa 450 milioni di persone l'anno in tutte le parti del mondo, anche se i casi di polmonite si verificano circa cinque volte più frequentemente nei paesi in via di sviluppo piuttosto che nei paesi occidentali.
Si tratta di una delle principali cause di morte in tutte le età: è infatti responsabile di circa 4 milioni di decessi all'anno (il 7% della mortalità mondiale totale). È la seconda causa di ospedalizzazione e la prima causa di morte tra le patologie infettive e si colloca al sesto posto assoluto tra le cause di morte. I casi sono più frequenti nei bambini con meno di 5 anni e negli adulti con un'età superiore ai 75.
Sebbene i dati epidemiologici siano allarmanti, secondo la World Health Organization, è uno dei problemi più risolvibili nell’ambito della salute globale ed è per questo fondamentale tenere viva l’attenzione sul tema.
Al Mater Olbia Hospital è attivo un servizio di pneumologia convenzionato con il servizio sanitario nazionale nel quale operano la Dott. ssa Giulia Grazia Maria Ruzittu, ilDott. Nicola Volpi e il Dott. Piero Zedda.
Dott.ssa Ruzittu come si caratterizza il quadro clinico del paziente con polmonite e quali sono i fattori di rischio?
Il quadro clinico è tipicamente caratterizzato da tosse, dolore toracico, febbre e difficoltà respiratoria, per confermare la diagnosi è però necessario effettuare una radiografia o una Tac del torace e la coltura batteriologica dell’espettorato. Come per molte altre patologie l’età avanzata è sicuramente un fattore di rischio ma non è l’unico; anche la presenza di patologie concomitanti - come patologie croniche, enfisema polmonare, asma, bronchiectasie, patologie cardiovascolari croniche (scompenso cardiaco), ictus e diabete - rappresenta un aumentato rischio di contrarre una polmonite; ma anche le infezioni virali del tratto respiratorio (principalmente da virus influenzale) possono portare ad una polmonite virale o predisporre ad una polmonite batterica. Sono da segnalare come fattori di rischio anche il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol e l’inalazione di sostanze tossiche come vernici, solventi o benzina.
Dott. Volpi, dicevamo prima che la polmonite può essere virale o batterica, è corretto?
La polmonite è causata principalmente da batteri (20-60% dei casi) o virus, meno frequentemente da funghi e parassiti. La diffusione della polmonite avviene principalmente per contagio respiratorio, con inalazione dei microrganismi patogeni. I batteri sono la causa più comune della polmonite acquisita in comunità, con lo Streptococcus pneumoniae isolato in quasi il 50% dei casi.Negli adulti i virus rappresentano circa un terzo delle cause di polmonite,mentre nei bambini circa il 15%. I pazienti con iniziale polmonite virale possono essere secondariamente infettati da uno dei batteri della polmonite in particolare quando hanno concomitanti problemi di salute che possono abbassare le difese immunitarie.
Dott. Zedda, si parlava dell’importanza della prevenzione. Si può effettivamente prevenire l’insorgenza della malattia?
In presenza malattie respiratorie croniche è certamente fondamentale il controllo e il monitoraggio delle stesse attraverso visite pneumologiche periodiche ma è estremamente utile anche abbandonare il vizio del fumo e trattare appropriatamente eventuali altri problemi di salute come le cardiopatie e il diabete. Infine, lo ricordiamo sempre, è molto utile la vaccinazione anti influenzale estesa alla maggior parte della popolazione e la vaccinazione anti pneumococcica per tutti i pazienti a rischio.
Fondamentale anche la vaccinazione anti COVID 19, in grado di assicurare un'efficace protezione dalla malattia e dai suoi sintomi gravi (polmonite interstiziale ed insufficienza respiratoria acuta).
Bibliografia
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