Inaugurato il nuovo centro di radioterapia “MATER ART”. Già trattati 120 pazienti con macchine di ultima generazione.

E’ stato inaugurato ufficialmente al Mater Olbia Hospital il nuovo centro di radioterapia “Mater ART” (Advanced Radiation Therapy) che ha lo scopo di fornire, soprattutto alla popolazione di Olbia e di tutta la Gallura, un servizio di eccellenza per la diagnosi e la cura dei pazienti oncologici. Già da alcune settimane, infatti, i pazienti possono usufruire gratuitamente delle migliori competenze e tecnologie oggi disponibili nella lotta contro i tumori grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Il “Mater ART” nasce nell’ambito di una collaborazione con il centro di Radioterapia Oncologica “Gemelli ART” del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma.
Una struttura d’avanguardia
Il centro Mater ART si estende su una superficie totale di circa 1.500 metri quadrati, più circa 300 metri quadrati per l'area riservata ai “bunker di trattamento”, locali protetti dalla diffusione delle radiazioni dove vengono effettuate le terapie ai pazienti oncologici. La struttura utilizza le tecnologie più avanzate in Europa e nel mondo, con l'obiettivo di offrire ai pazienti il trattamento dei tumori più appropriato e individualizzato, seguendo le nuove frontiere della medicina di precisione personalizzata. Dispone infatti di due sofisticate macchine di ultima generazione per il trattamento a fascio esterno, sviluppate da due aziende specializzate californiane: “MRIdian” prodotta dalla ViewRay, un’apparecchiatura a Risonanza Magnetica che rappresenta oggi la più alta frontiera del progresso tecnologico in questo campo, e “Ethos” prodotta dalla Varian Medical Systems, il primo acceleratore con implementazione di sistemi di intelligenza artificiale. L'offerta terapeutica è completata da una unità di Radioterapia Interventistica, la tecnica (conosciuta anche come Brachiterapia) che permette l'irradiazione dei tumori attraverso il posizionamento di piccole sorgenti radioattive all'interno o a contatto con il bersaglio mediante procedure interventistiche.
Trattati 120 pazienti, per il 60% galluresi
“Dall’avvio delle macchine alcune settimane fa, il nuovo centro ha già trattato 120 pazienti, di cui 80 con intento curativo e 40 palliativo”, ha dichiarato il prof. Gian Carlo Mattiucci, direttore del Mater ART, in occasione dell’inaugurazione. “Il 60% di questi primi pazienti sono residenti in Gallura, il 25% a Sassari e Nuoro, il 10% nelle altre provincie della regione e solo un 5% provenienti da fuori della Sardegna, contribuendo così alle necessità terapeutiche regionali nel settore della radioterapia. Il 20% dei pazienti ha inoltre potuto usufruire di tecniche speciali difficilmente reperibili non solo in Sardegna, ma su tutto il territorio nazionale, come l’Adaptive Radiotherapy e la MRI-Guided Radioterapy”.
Tecnologia e arte al servizio del paziente
Oltre all’utilizzo di tecnologie sofisticate, al Mater ART è stato anche avviato un progetto basato sulla bellezza dell’arte, che consente al paziente di essere inserito in un contesto bello, accogliente e rilassante. Con l’aiuto dello scenografo Emilio Ortu Lieto, è stato creato infatti un ambiente legato alla ‘Mater Mediterranea’, piccolo idolo preistorico che rappresenta la divinità femminile delle genti prenuragiche, simbolicamente riprodotto da alcuni prestigiosi artisti e filo conduttore dei locali del nuovo centro. La fruizione dell’arte in ambito ospedaliero crea infatti un ambiente favorevole per i pazienti, che li aiuta ad affrontare le terapie e a gestire lo stress e le paure e ne favorisce la consapevole partecipazione al percorso di cura, oltre ad offrire conforto psicologico e spirituale e a facilitare la relazione con il personale sanitario e con i volontari.