MATER ART: anche la bellezza dell’arte al servizio del paziente. Nel nuovo centro di radioterapia l’esposizione “Mater Mediterranea”.

Tecnologie sofisticate e anche bellezza artistica nel nuovo centro di radioterapia “Mater ART” (Advanced Radiation Therapy) , recentemente inaugurato presso il Mater Olbia Hospital. Questo centro, oltre ad utilizzare appunto macchine di ultima generazione per il trattamento dei pazienti in cura, è caratterizzato anche da una serie di opere realizzate da alcuni talentuosi artisti sardi ispirate alla “Mater Mediterranea”, piccolo idolo preistorico del periodo prenuragico. Questa esposizione vuole rappresentare un modo alternativo di vivere l’ospedale, riconoscendo all’ambiente un ruolo attivo nel processo di cura e di guarigione, un valore rigenerante e terapeutico. E’ l’arte che accompagna i pazienti nel percorso ospedaliero, donando a loro e anche al personale sanitario suggestioni positive di sollievo e di accoglienza.
La Mater Mediterranea
La “Mater Mediterranea” è un manufatto di inestimabile valore risalente al III millennio a.C., rinvenuto nel 1935 nelle campagne tra Sernobì e Selegas. Oggi è conservato presso il Museo Archeologico di Cagliari. Rappresenta la Dea Madre, divinità femminile simbolo della fertilità, del ciclo della vita, della terra come madre di tutte le manifestazioni della natura. “Abbiamo scelto questo simbolo arcaico per testimoniare il forte legame del nostro ospedale con la storia e la popolazione della Sardegna”, spiega il prof. Gian Carlo Mattiucci, direttore del Mater ART . “L’esposizione organizzata nei locali del nostro centro testimonia la precisa scelta di offrire ai pazienti emozioni, memorie, accoglienza e sostegno grazie all’arte e alla sua bellezza, che possano aiutarli nel percorso di cura e di guarigione”.
Venti opere di vari artisti
Sono circa venti le opere esposte presso il Mater ART che declinano l’immagine della “Mater Mediterranea” tramite varie tecniche e soluzioni artistiche, dando vita ad un percorso intenso e di alto valore emotivo e simbolico. La selezione delle opere e l’allestimento della mostra sono stati curati dallo scenografo Emilio Ortu Lieto. Ogni sala è dedicata ad un artista, a partire dall’iconico Costantino Nivola per poi passare ad altri artisti sardi di calibro quali Mariano Corda, Ferdinando Medda, Emilio Ortu Lieto, Marco Pili e Lollo Porru, tutti interpreti di un forte legame con le radici identitarie del territorio.