Gli Artisti al
Mater ART
Mariano Corda è nato il 7 luglio 1953 a Villasor in provincia di Cagliari, dove vive e lavora. Attore, scenografo, regista teatrale, pittore e scultore. Combatte i propri demoni con le scintille dello smeriglio e il bagliore ipnotico della saldatrice. Alimenta la propria creatività con materiali restituiti dalle mareggiate sulla battigia o recuperati in ogni dove. Immagina la sua arte e la getta al mondo. Le sue opere sussurrano storie inascoltate.
Studia ad Oristano presso l’Istituto d’Arte, dove ottiene il Diploma nel 1977, allievo di Prof. Antonio Amore. Inizia a lavorare come pittore nel 1983. Una sua prima ricerca con il figurativo abbandonandolo dopo alcuni anni, rivolge la sua attenzione verso un’arte più astratta informale con un’attenzione particolare alla propria cultura. Nell’85 inizia a sperimentare la materia come il pane “Carasau” o carta da musica, terre, sangue di bue e qualsiasi altra materia che gli capiti tra le mani. Il pane per anni diventerà la materia prediletta per le sue opere. In anni di ricerca affina l’uso di quello che ora e il suo particolarissimo mezzo espressivo: Pane, pane Sardo, reso protagonista di quadri compositi. Tutti i materiali uniti dagli interventi discreti tempere, oli, matite, sono altrettante evocazioni della terra di Sardegna come sabbie, fango, corteccia di fico d’india, sangue di bue, orbace, l’antico tessuto dei pastori fatto di grossi filati di lana. Il pane, però, ha un ruolo principe. Perché è per eccellenza, l’unione del frutto della terra e della mano dell’uomo che lo trasforma.La sua ricerca artistica tutt’oggi è concentrata sull’utilizzo della terra , trasformandola e manipolandola in modo eccellente. Nascono vari cicli, utilizzando vari tipi di terra naturale, abbinandoli a pochi elementi, Pili ottiene delle campiture e velature difficilissime da ottenere con le terre. Partecipa a numerosi concorsi, Arte Mondadori Milano, Trevi flash art museum , Premio terna,annabee gallery Milano wannabee gallery Milano ecc. ottenendo numerosi riconoscimenti. Attualmente è in corso una collaborazione con la galleria Orler ARTETIVU’ di Marcon Venezia. Inoltre sue Opere fanno parte di Collezioni private in Italia, all’estero e di alcuni Musei e Fondazioni d’Arte.
Costantino Nivola (Orani, 1911 – Long Island, 1988)
Figlio di muratore, Nivola impara il mestiere del padre e diventa poi apprendista del pittore Mario Delitala a Sassari.
Nel 1931 una borsa di studio gli permette di studiare grafica all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Monza. L’architetto Giuseppe Pagano, suo maestro, lo coinvolge nell’allestimento di mostre come la Triennale di Milano del 1936 e l’Expo di Parigi del 1937. Diventa intanto direttore artistico dell’Olivetti, impresa all’avanguardia nelle strategie di comunicazione.
Nel 1938 le sue idee antifasciste e il matrimonio con l’ebrea Ruth Guggenheim lo costringono a lasciare l’Italia per Parigi e quindi per gli Stati Uniti.
A New York lavora come art director per riviste di architettura e diventa amico e discepolo di Le Corbusier.
Nella sua casa giardino di Long Island nel 1950 inventa la tecnica del sandcasting, un metodo per creare sculture in cemento da matrici di sabbia. Il successo ottenuto dalla sua prima commissione, lo showroom Olivetti di New York su progetto dei BBPR, lo porta in breve a diventare uno dei più apprezzati scultori per l’architettura in un periodo in cui ferve il dibattito internazionale sulla sintesi delle arti.
Il suo lavoro, incentrato sui temi principali della “madre” e del “costruttore”, rivisita in forme moderne la tradizione popolare e l’arte preistorica della Sardegna.
Altri temi importanti sono quelli della vita comunitaria, dell’arte come partecipazione e strumento di crescita civile.
A partire dagli anni Sessanta, mentre continua il suo impegno civile nell’arte pubblica, si dedica anche alla terracotta realizzando opere di piccolo formato dai soggetti intimi e privati.
In seguito ritorna ai materiali “nobili” del marmo e del bronzo, con una serie di solenni figure femminili che celebrano la forza generatrice della donna e della natura.
Ferdinando Medda nasce a Serramanna (Ca) il 25 ottobre 1948. Diplomatosi nel 1969 all’Istituto d’Arte di Oristano, completa i suoi studi a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera studiando Scultura con Luciano Minguzzi. Rientra in Sardegna nel 1976 dopo numerosi viaggi culturali in Italia e all’estero. Convinto della validità dell’arte pubblica popolare realizza numerosi murales nei paesi dell’isola. Si occupa inoltre di scultura e ceramica attingendo ai segni delle culture arcaiche che sono presenti nella sua isola. Nel 1978 realizza il suo primo lavoro con un bassorilievo in bronzo e cemento nel porto di Oristano, dedicato al progettista ing. Guido Ferro. Nel 1982 realizza a Villamar la piazza e il monumento ai caduti, dello stesso periodo è la grande scultura realizzata ad Arbus per il monumento al minatore. Insegna Discipline Plastiche all’Istituto d’Arte di Nuoro.
Antonio Porru nasce a Sanluri nel 1950, nel ’69 si diploma alla Scuola d’arte di Oristano. Nel ’73 frequenta il laboratorio del convento di Santa Lucia a San Gavino. Nei primi anni ’80 costruisce con le sue mani la sua casa e il suo laboratorio. Si specializza sul bassorilievo e sulla scultura a tutto tondo (donnanfore e cristorci). Alla fine degli anni ’80 con il suo vecchio insegnante Antonio Amore danno vita a un sodalizio artistico della durata di 10 anni. Approfondisce il tema del ritratto, filone che attraversa tutta la sua vicenda artistica. La prima mostra di rilievo avviene nel 2002 all’EXMA di Cagliari, espone i suoi asciugamani in terracotta, presenta il catalogo lo storico dell’arte Nico Stringa. Si interessano alla sua arte oltre allo stesso Stringa, Giorgio Pellegrini, Gabriele Simongini, Vittorio Sgarbi, ecc..
Attualmente è impegnato nella serie pittorica “Apostoli”, con i quali intende realizzare una sua mostra nella città di Cagliari. Vive e lavora nel suo eremo a Sanluri.
A Cagliari il 16 maggio del 1963 nasce Emilio Ortu Lieto, scenografo, costumista, pittore, saggista. Per motivi familiari vive l’infanzia a Serramanna a 25 km dalla città: un’infanzia fiabesca nella antica casa padronale dei nonni in terra cruda, canne, legni di ginepro. Si forma in Veneto, laureandosi in Psicologia a Padova (dopo aver occupato la facoltà all’interno del movimento etico della Pantera) e subito dopo in Scenografia e Costume a Venezia. Ancora in Accademia, è già assistente della Direzione Costumi e da li inizia un lavoro trentennale come scenografo, costumista o assistente, con registi,costumisti, coreografi, scenografi di fama internazionale (collaborazioni con Linsay Kemp,i Nekrosius,Sandy Powell,Sibylle Ulsamer, Pedro Moreno,Yaris Thavoris,Sylvano Bussotti, Hugo De Ana, Piero Faggioni,Tim Northam, Odette Nicoletti,etc…)e gode la stima di Danilo Donati e di Piero Tosi. Si specializza nel coordinare laboratori di artisti per la elaborazione di stoffe e costumi, tinture ed invenzioni materiche, sia per i teatri lirici(fonda il laboratorio del Teatro Lirico di Cagliari, ad esempio, che coordina per un decennio),ma anche per le grandi sartorie private romane(specie Farani, ma anche Tirelli, Peruzzi, Gp11, etc),anche per produzioni cinematografiche americane( Gangs of New York, Judas)o italiane(Francesco, Bakita, etc). Ha illustrato cinque fortunati mazzi di Tarocchi. Ha insegnato in molte scuole, in corsi di formazione post universitari, fra cui quelli dell’ASC (associazione scenografi, costumisti, arredatori) e presso l’Università. Ha curato molte mostre di costume, per alcune delle quali ha vinto dei premi. Poeticamente lavora nella direzione della astrazione, sostenendo che il teatro ha nella sua storia millenaria una sola brevissima parentesi verista, contraddittoria ed invece ha storicamente sviluppato dei suoi specifici linguaggi poetici di simbolo e catarsi, lontani dai linguaggi visivi, televisivi o naturalistici. Nei viaggi in India e Marocco studia tinture naturali e continua in Sardegna, dedicandosi alla divulgazione nazionale di queste pratiche green che uniscano NATURA, CULTURA, SOSTENIBILITÀ, IDENTITÀ, SAPERI. Pubblica, tra l’altro, un inedito studio sulle pitture decorative nelle case sarde di terra, dalla fine dell’800 agli anni 50 e lavora ad una controstoria del costume.